Con il passare degli anni, i sistemi di sicurezza dei nostri smartphone hanno raggiunto livelli altissimi di affidabilità; dal semplice pin a 4 numeri fino al riconoscimento dell’impronta digitale o facciale.
È assolutamente consigliato adottare uno qualsiasi dei suddetti senza lasciare l’apparato nelle condizioni di essere violato con facilità, dando ai malviventi, accesso alle nostre foto, rubriche o quant’altro prima del reset finalizzato alla vendita al mercato nero in continua crescita.
Nonostante ciò, anche il crimine si è evoluto e i borseggiatori digitali hanno fatto passi avanti per continuare il loro illecito lavoro.
Sono tanti infatti, i negozietti e piccoli centri di riparazione che per qualche decina di Euro effettuano lo sblocco dell’apparato ed eventualmente il ripristino alle condizioni di fabbrica, consentendo così allo stesso di essere rivenduto.
Max Laudadio, inviato di Striscia la Notizia, ha fatto un giro per Milano, confermando quanto suddetto: da 15 a 20 euro per ciascun device.
Occhio alla tasca o borsa che sia; pare che nulla possa più garantire la nostra privacy una volta derubati.